Materiali protesici: cosa ci riserva il futuro?

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La Storia

I comuni materiali protesici quali ad esempio la zirconia, il titanio, le resine e le ceramiche sono ormai affermati nel settore odontoiatrico per la realizzazione di impianti dentali, protesi dentarie e otturazioni. Un continuo di sviluppo della tecnologia ha permesso l’ingresso sul mercato di materiali protesici innovativi che grazie ad oppurtuni processi tecnologici possono essere utilizzati per tali scopi. Nello sviluppo di materiali in campo biomedico bisogna sempre far fronte a delle difficoltà legate al fatto che, in questo campo di applicazione, è necessario scegliere materiali protesici che rispettino rigorosamente elevati standard di sicurezza e di affidabilità.

Quali sono?

PolyFlex

Il PolyFlexè un polimero tecnico ad elevate prestazioni(o tecnopolimero) che si adatta alla realizzazione di protesi dentarie in grado di fornire una valida alternativa in termini di affidabilità e convenienza rispetto ai materiali tradizionali.

La caratteristica principale, che ha reso possibile l’impiego dei tecnopolimeri in ambitobiomedico, è quella di essere materiali protesici termoplastici ad alta biocompatibilità, quindi resistono molte bene alla corrosione, non alterano il colore nel tempo e non assorbono liquidi. Inoltre grazie alle loro caratteristiche di flessibilità e leggerezzapermetto una completa integrazionedella protesi, tanto che il paziente non si rende conto della presenza della protesi stessa.

 

Fibra di carbonio

La fibra di carbonio è ormai un materiale protesico ampiamente impiegato in tanti settori industriali come, ad  esempio, quello automobilistico e spaziale, dove vi è la necessità di un materiale che deve essere resistente ma allo stesso tempo leggero. La fibra di carbonio rappresenta una nuova era nell’applicazione protesica per le sue caratteristiche di elevatissima resistenza e di leggerezza. Nel settore odontoiatrico è utilizzata per la creazione di strutture protesiche resistenti e leggere, realizzabili in tempi rapidi, con elevata stabilità dimensionale e precisione. Rispetto ai materiali tradizionali è in grado di assorbire gli urtiche è molto importante in implanto-protesi ed inoltre offre la possibilità di eseguire indagini diagnostiche(TC e RM) senza rimozione della protesi. Altre caratteristiche sono il massimo confort del pazientee costi ridotti. I test eseguiti hanno indicato la totale assenza di fenomeni di citotossicità a livello delle cellule, ciò significa che il materiale offre un’elevata biocompatibilità.

 

Grafene

Ilgrafene è considerato da molti ricercatori il materiale del futuro. E’ un materiale versatile (le sue applicazioni potrebbero essere estese a molti settori, tra questi quello biomedico) con ottime proprietà tecnologiche. Sostanzialmente il grafene è uno strato di carbonio dello spessore di un solo atomo. È un materiale elastico e flessibile, ma estremamente robusto, centinaia di volte più resistente dell’acciaio, ottimo conduttore di elettricità con un punto di fusione superiore ai 3000 °C.

Purtroppo, ad oggi, solo alcune ricerche hanno dimostrato la possibilità di utilizzare il grafene come materiale per le otturazioni dentali in alternativa al tradizionale mix di metalli o compositi di polvere di vetro e ceramica. La sua affermazione in questo settore è ancora lontana ma l’ossido di grafene è un candidato promettente per otturazioni forti, non tossiche e non soggette a corrosione.

Un recente studio portato a termine da un team internazionale di ricercatori ha voluto testare la tossicità dell’ossido di grafene. Stela Pruneanu del National Institute for Research and Development of Isotopic and Molecular Technologies in Romania sostiene che «L’idea del progetto era aggiungere il grafene ai materiali comunemente usati in odontoiatria, per aumentarne la resistenza alla corrosione, migliorandone le proprietà meccaniche».

Il problema principale rimane la biocompatibilità, infatti, si è scoperto che l’ossido di grafene, termicamente ridotto, è altamente tossico. Tuttavia se trattato con azoto esso acquista proprietà antiossidanti, il che lo rende potenzialmente utile se coperto da uno strato protettivo.

«I risultati, molto interessanti, hanno dimostrato che il grafene può essere quindi utilizzato tra i materiali dentali», dice Gabriela Adriana Filip, professore associato presso l’Iuliu Haţieganu University of Medicine and Pharmacy a Cluj-Napoca.

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