scanner 3D extraorali: modalità di lavorazione, volume e assi, velocità
Gli scanner 3D extraorali
Così come gli altri scanner ottici, possono lavorare come sistema aperto, semi aperto o chiuso. Bisogna specificare cosa sia un output: con tale termine si indica il formato (.STL, .PLY, .OBJ, ecc.) o file con cui lo scanner esporta le scansioni.
Modalità di lavorazione:
- Gli scanner apertipossono esportare ogni scansione con un formato libero, ad esempio un file .STL, in grado cioè di essere aperto ed utilizzato da qualsiasi software di Computer Assisted Design (CAD) protesico, senza alcun tipo di limitazione.
- Gli scanner semi-apertinon esportano direttamente un file libero al termine della scansione, ma solo al termine della progettazione CAD. Quindi questi dispositivi sono legati ad uno specifico software CAD.
- Gli scanner-chiusinon esportano un file libero né dopo la scansione, né dopo la progettazione, ma producono un file proprietario che può essere lavorato solo dalla casa madre tramite software CAD della stessa.
Il volume dello scanner e gli assi di lavoro
Affinché la scansione sia buona, è necessario che lo scanner “veda” bene l’oggetto, cioè che abbia un numero sufficiente di assi di movimento o di telecamere per evitare di avere “zone di ombra”. Le zone di ombra impediscono la completa acquisizione dell’oggetto, lasciando dei “buchi” sull’oggetto 3D, che costringono a riprendere la scansione, con la conseguente diminuzione della qualità della stessa.
- Per volume si indica la massima dimensione di un oggetto che possa essere scansionata dallo scanner in un’unica soluzione. Il concetto di volume è legato allo spazio interno dello scanner, che deve essere ampio abbastanza per permettere all’operatore di inserire articolatori o verticolatori o bite di registrazione, strumenti che permettono di creare la medesima situazione reale anche nel mondo virtuale. All’interno dello scanner si torva il piattello, che deve essere sufficientemente ampio per poter alloggiare qualsiasi tipo di moncone e deve poter essere sostituito facilmente.
- Oggi la tecnologia più sfruttata dagli scanner extraorale è la tecnologia 5 assi: il modello si muove grazie ad un magnete attaccato ad un braccio che consente il movimento in tutte le direzioni.
Tecnologia 5 assi
Il modello viene mosso in tutte le direzioni grazie ad un magnete attaccato ad un braccio che consente il movimento in tutte le direzioni. In questa tecnologia il laser sta fermo, mentre nella tecnologia 10 assi anche il laser si muove. Questo per velocizzare la scansione. Se un tempo la scansione veniva fatta in 2 minuti, oggi ci vogliono solo 30 secondi. Lama di laseràmentre scansiona si genera una nuvola di punti. In alcuni casi si utilizza la tecnologia 10 assi, in cui sia il fascio luminoso sia l’oggetto sono in moto durante la scansione con la conseguente diminuzione della durata di scansione. Oggi le scansioni vengono eseguite in circa 30 secondi, mentre in passato erano necessari almeno 2 minuti.
Velocità
La velocità è un parametro di importanza quasi secondaria e spesso non dichiarato poiché gli oggetti da scansionare sono tipicamente di piccole dimensioni. Nel caso in cui il laboratorio debba far fronte a quantità di lavoro importante, è opportuno che lo scanner sia veloce e performante.
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