La pratica clinica moderna utilizza sistemi ottici di ingrandimento tra i quali il microscopio operativo che è presente anche in realtà ambulatoriali di dimensioni contenute. Il chirurgo con il microscopio può lavorare in bocca ingrandendo il campo operatorio e aumentando così la qualità e l’accuratezze delle prestazioni effettuate. Il lavoro al microscopio può essere seguito su un monitor in tempo reale. Questa tecnologia è sempre più utilizzata soprattutto in due branche dell’ odontoiatria : endodonzia e protesi. Qui infatti è richiesto un ottimo controllo visivo del lavoro che si sta effettuando. Con l’introduzione del microscopio il dentista deve avvicinarsi ad una tecnica che è molto utilizzata: la visione indiretta. Essa consiste nell’inquadrare la zona di lavoro e osservarla riflessa attraverso uno specchietto.

Come viene utilizzato il microscopio?

Per quanto riguarda la diagnosi del microscopio può tornare utile nell’approfondimento di elementi dentali con anatomie particolari o con restauri complessi da valutare. L’endodonzia ad oggi è quindi la disciplina odontoiatrica su cui la microscopia ha avuto l’impatto maggiore.

Anche in chirurgia il microscopio aiuta a programmare l’allestimento di lembi minimamente invasivi e ad utilizzare microsuture. In conservativa contribuisce invece a controllare in modo accurato i margini del restauro. In protesi e protesi su impianti, invece, il microscopio potrà servire per verificare e seguire il margine di sutura rispetto al tessuto gengivale.

Tutto ciò ha dei vantaggi sia per il paziente che per il dentista. Infatti, entrambi non sono costretti a cambiare spesso posizione, ma possono anzi impostarne una e mantenerla per tutta la portata del lavoro. Questo è possibile perché tutti gli aggiustamenti dell’inclinazione e della messa a fuoco si possono ottenere con piccoli movimenti dello specchietto.

Questo sistema di lavoro, tuttavia, richiede un periodo di apprendimento molto lungo durante il quale il dentista impara a controllare le proprie azioni viste dallo specchietto.

In conclusione, quindi, si può affermare che non esista una precisa indicazione di utilizzo del microscopio. Il professionista sarà in grado di comprenderne l’utilità in base alla propria pratica corrente.

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