L’impronta digitale:una rivoluzione nell’odontoiatria

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In questi anni si è potuto assistere ad una vera e propria rivoluzione tecnologica in ambito clinico. Infatti l’inserimento di dispositivi innovativi negli ospedali e negli studi medici ha portato anche in ambito odontoiatrico una novità, lo scanner intraorale. In particolare esso permette di rilevare l’impronta dentaria digitalmente attraverso una strumentazione complessa ma dal facile utilizzo.


Per quale motivo oggi l’impronta manuale risulta poco efficiente rispetto alla rivoluzionaria impronta digitale?

Lo scanner presenta solo un’inaccuratezza intrinseca del software dovuta allo scostamento tra ciò che vede (perfetto) e ciò che misura (imperfetto). Infatti è importante ricordare che tutti i dispositivi hanno un certo fattore di incertezza intrinseco.
Invece la presa manuale di un’impronta non può essere fatta senza commettere errori, i quali sono numerosi e di vario tipo.

L’impronta manuale

I materiali principalmente usati per la presa d’impronta sono i siliconi che però richiedono lavorazioni speciali e potrebbero portare ad un’impronta insoddisfacente. Sono inoltre molto sensibili alle contaminazioni, in particolare ai componenti solforosi, presenti per esempio nei guanti in lattice, e in alcuni agenti emostatici. Per di più lo zolfo interferisce negativamente sulle proprietà di polimerizzazione del materiale.                                                                                                                                               Il materiale stesso ha un errore intrinseco rappresentato da una retrazione idroscopica del 4% che si presenta dopo 24 ore dalla presa dell’impronta. Il silicone ha quindi un adattamento non lineare che dipende dagli agenti atmosferici, dalla pressione, dalla temperatura e dalle sue proprietà fluide.

Vi è inoltre un’ inaccuratezza dovuta al movimento fisiologico di prendere un’impronta. Difatti quando il porta impronte viene inserito nel cavo orale, fisiologicamente è impossibile seguire perfettamente il profilo dei denti e quindi è necessario forzare per far aderire un materiale di questo tipo.

Cause di possibili difetti

Alcuni difetti,come per la mancanze di materiale, possono presentarsi in ogni sezione dell’impronta. Le principali cause sono: 

  • Scorretto posizionamento del materiale mediante siringa che comporta l’ inglobamento di bolle d’aria o discontinuità di distribuzione;
  • Inglobamento d’aria durante la miscelazione del materiale; 
  • Contaminazione della preparazione con saliva o sangue;
  • Infezione causata dai guanti di lattice;
  • Contaminazione causata da altri prodotti dentali ex. strato inibito dall’ossigeno dei materiali compositi; 
  • Insufficiente apertura del solco gengivale. 

I vantaggi dello scanner intraorale e dell’impronta digitale

  1. Miglior comfort e controllo del paziente
  2. Maggiore precisione grazie alla gestione automatica dell’impronta digitale
  3. Una maggior precisione dei materiali protesici rispetto a quella ottenuta con metodiche tradizionali
  4. Riduzione dei tempi per la realizzazione del manufatto protesico

Lo scanner intraorale rappresenta un grande traguardo per le applicazioni odontoiatriche perciò è consigliato e conveniente sfruttare al massimo le sue potenzialità.

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